Il Calendario del Cibo Italiano festeggia la settimana degli agrumi!
Ambasciatrice di queste profumatissime piante è Aurelia Bartoletti del blog Profumi in Cucina, che ci racconterà fatti e misfatti sull’utilizzo degli agrumi in cucina!
Anch’io dono il mio piccolo contributo al Calendario del Cibo Italiano ed alla settimana degli agrumi, con una ricetta che mi è tanto cara e che, anche quest’anno, mi accingo a preparare: il chinottino!
Con la pianta del chinotto ho un feeling particolare.
Da sempre il chinotto è la mia bibita preferita: nostalgica e vagamente retrò.
Non sapevo però, che derivasse da un agrume (nel mio immaginario era una pozione segreta, tipo la Coca Cola) e che quel agrume lo si potesse coltivare anche sul terrazzo.
Detto e fatto: da anni ho una pianta di chinotto che troneggia sul terrazzo di casa.
Fa dei fiori profumatissimi e, puntualmente, dei frutti che assomigliano alle meglio note clementine (peccato che siano amarissimi!).
Ma di questi frutti… che fare?!?
Visto che ero nel periodo dei liquori homemade (ne ho prodotti a volontà), ho pensato bene di farne un liquorino, che è venuto strepitoso (così ha detto chi lo ha bevuto).
Leggendo e rileggendo, ho scoperto che in Italia il chinotto viene coltivato (con successo!) principalmente in Liguria, per la precisione in provincia di Savona; i savonesi ne ricavano un ottimo liquore digestivo, dal sapore talmente amaro che hanno deciso di chiamarlo “Amarot”!
Quindi, ho assemblato alcune ricette e ne ho ricavata una ad hoc per il chinotto (il procedimento è simile a quello per il limoncello); si ottiene un liquore dal sapore amabile e dall’inconfondibile gusto di chinotto!
Chinottino
Ingredienti per circa 1 litro di liquore
- Yield : circa 1 litro
Ingredients
- chinotti - io ne avevo 13
- vaniglia - una bacca
- chiodi di garofano - 3
- alcool 90° - 400 ml
- acqua - 400 ml
- zucchero semolato - 200 g
Instructions
- Lavare e asciugare i chinotti.
- Con una grattugia per agrumi (si può utilizzare anche una grattugia standard…ma è una faticaccia), grattugiare la scorza, facendo attenzione a non prendere anche la parte bianca. Questa fase è un po’ rognosa: i chinotti, ricchi di olio essenziale, tendono a scivolare; quindi occhio alle dita!
- Mettere i frutti sbucciati nella centrifuga, ed estrarre il succo; se non c’è la centrifuga, spremerli con lo spremiagrumi (credo che venga bene comunque).
- In un vaso mettere in infusione le scorze grattugiate con l’alcool, aggiungere il succo dei chinotti, una stecca di vaniglia e i chiodi di garofano.
- Chiudere bene e riporre al buio per almeno 15 giorni.
- Passato il tempo, in una pentola portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero, in modo da far sciogliere lo zucchero.
- Lasciare raffreddare e aggiungere al vaso con il chinotto in infusione.
- Lasciare al buio per almeno un’altra settimana.
- A questo punto, con tanta pazienza (ma proprio tanta!) filtrare il tutto. Trattandosi di scorze grattugiate, bisogna fare più passaggi per ottenere un liquido trasparente e non torbido.
- Imbottigliare e bere!
Il liquore è pronto praticamente da subito, anche se col passare del tempo migliora!
Annalisa, mi manca la materia prima, altrimenti mi metterei subito all’opera :)
Grazie mille per questo bellissimo contributo.
alla prossima
Aurelia
Grazie a te Aurelia! E’ stato davvero molto bello partecipare alla tua settimana degli agrumi!!
A presto!